La luce nei luoghi di lavoro e, soprattutto in un ufficio, è un argomento molto importante che tocca tre aspetti della giornata lavorativa: quello della salute dei collaboratori, quello della sicurezza, ma anche quello del rendimento visivo, che riguarda direttamente la produttività degli stessi.
Dal punto di vista legislativo e normativo, in Italia, l’illuminazione nei luoghi di lavoro fa riferimento al “Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (DM 81/2008)“ in cui si trovano le indicazioni e le disposizioni per posizionare correttamente la luce in ufficio. Ora c’è molta più attenzione sui luoghi di lavoro e soprattutto al loro comfort e alla qualità dell’illuminazione ufficio che influisce sul rendimento.
Disposizione della luce in ufficio
Per quanto riguarda la disposizione delle luci in un ufficio, bisogna evitare assolutamente la scarsa luminosità e l’abbagliamento. Prestare attenzione a queste due cose, può fare la differenza tra un ambiente di lavoro comodo e confortevole e uno che, invece, favorisce l’affaticamento della vista, generando malcontento e malessere, rendendo più difficoltoso il lavoro degli addetti. Questo accorgimento però non basta perché le norme, dicono che è necessaria anche una quantità di luce naturale che si vada ad abbinare con quella artificiale, rendendo armonioso l’ambiente, garantendo la sicurezza e il benessere dei lavoratori.
La presenza di un pc, ad esempio complica le cose per quanto concerne abbagliamento, e la normativa introduce ulteriori chiarimenti, soprattutto per quanto riguarda la ripartizione delle luci tendendo conto della loro direzione e in base alle angolature con cui arriva allo schermo del pc.
In generale, per garantire una corretta illuminazione in ufficio, si dovrebbero seguire alcune linee guida:
CONTROLLO DELL’ABBAGLIAMENTO SULLE SCRIVANIE (controllo UGR)
Fattore molto importante da studiare, in tutti i luoghi dove gli addetti passano la maggior parte della loro giornata lavorativa davanti ai videoterminali. Detto anche UGR (unified glare rating), trattasi di un valore che identifica i livelli di abbagliamento all’interno di un ambiente, che è uno dei pericoli maggiori quando si lavora ad un pc.
TIPOLOGIA DELLE FONTI LUMINOSE
Le fonti luminose in un ambiente possono essere di due tipi: naturali o artificiali, generate entrambe da fonte diretta o indiretta. Quelle di luce diretta forniscono un’illuminazione più intensa; quelle di luce indiretta danno una luce più omogenea. In un ambiente di lavoro confortevole è consigliabile un mix tra i due tipi di luce, in modo da garantire una buona e corretta illuminazione dell’area di lavoro.
EQUILIBRIO TRA LUCE ARTIFICIALE E NATURALE
Risulta fondamentale bilanciare luce naturale e luce artificiale, dando precedenza, ove possibile a quella naturale, combinando le luci e l’intensità delle fonti; questo dipende molto dal tipo di locale e dalla presenza o meno di finestre o vetrate.
EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO
Le lampade a led sono le migliori in termini di risparmio energetico e, visti i costi che si devono sostenere in un luogo di lavoro,utilizzare questo tipo di lampade, è sicuramente la soluzione migliore.
TONALITÀ DELLE ILLUMINAZIONI E QUANTITATIVO
L’illuminazione in un luogo di lavoro dipende da diverse cose: è fondamentale stabilire la quantità di luce che raggiunge l’area di lavoro; due superfici illuminate diversamente hanno un “rapporto di luminanza” che indica la differenza tra gli effetti di abbagliamento (ad esempio un oggetto brillante su un fondo scuro oppure un oggetto in ombra su un fondo brillante). Se i contrasti di luminanza sono troppo alti, questo comporta un maggiore affaticamento visivo, causato dalla necessità continua dell’occhio di adattarsi, spostando lo sguardo da un punto ad un’altro.
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